Catalogna: cannoni e proiettili contro chi manifesta

Dopo la denuncia di Nicola Tanno che ha bloccato i proiettili di caucciù, la polizia pensa a nuove armi «non letali» contro il dissenso sociale
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Dopo la decisione di ritirare le famigerate balas de goma, il Dipartimento degli Interni catalano valuta le diverse opzioni per la sostituzione dei proiettili di caucciù, che i Mosso saranno autorizzati ad utilizzare solo fino al mese di aprile 2014, e tra le alternative più probabili ci sono i un camion con cannoni ad’acqua e candelotti paralizzanti.

Secondo fonti de La Vanguardia, autorevole quotidiano di Barcellona, sarebbe questa l’alternativa meglio posizionata per agire nei teatri
dell’ordine pubblico contro manifestazioni di massa del dissenso.

Già il direttore della polizia catalana, Manel Prat, aveva annunciato il 12 giugno alla commissione del Parlamento che ha analizzato l’uso di proiettili di gomma (dopo il clamore per la perdita di un occhio da parte di Ester Quintana, manifestante di 42 anni che fu ferita nel novembre scorso), che avrebbe fornito i Mossos (le squadre speciali antisommossa) di questi cannoni ad acqua (a disposizione dagli anni ’90 ma mai usati) capaci di sputare liquidi – anche irritanti – fino a 60 metri. Prat avrebbe voluto poter utilizzare entrambi i mezzi ma le polemiche seguite alla strage di occhi compiuta dai suoi robocop ha prodotto una reazione di massa (ce ne ha parlato ieri Nicola Tanno, l’italiano che ha perso un occhio per una fucilata dei Mossos durante i festeggiamenti per i Mondiali del 2010) che ha costretto il Parlamento a ritirare i proiettili di gomma.

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Come tutti i giocattoli per l’ordine pubblico anche questi cannoni hanno un costo elevatissimo per il contribuente che, in genere, è anche il bersaglio preferito dei Mossos in quasi tutti i paesi del mondo. Il suo impiego può essere limitato solo ad alcuni punti della capitale catalana per la particolare orografia della città e della sua rete idrica.
Ma il dipartimento guidato da Ramon Espadaler sarebbe propenso anche a incrementare la fornitura e l’uso di lanciatori di granate di precisione, con munizioni speciali immobilizzanti, fino ad ora utilizzati come complemento per le famigerate palline di gomma.

I Mossos li utilizzano con fucili di precisione, GL – 06 Single Shot Laucher, dal 2011, da quando il ministro Felip Puig li inserì nell’arsenale delle unità antisommossa. I missili di precisione, che sono stati inventati per la guerra del Vietnam ed ora sono stati modificati per uso della polizia, consentono di sparare con molta precisione a una distanza massima di 80 metri diversamente dalle palline di gomma che hanno un percorso incerto poiché possono rimbalzare. I proiettili di precisione sono più selettivi ma non meno rischiosi, infatti vanno sparati sempre dal collo in giù per immobilizzare una zona del corpo. Riusciranno i prodi Mossos a fare meno i Rambo? Ma soprattutto,
riusciranno i governi europei a trattare i movimenti sociali senza considerarli un problema di ordine pubblico?

FONTE: Popoff – Globalist / Art. Checchino Antonini

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