Cucchi, a Tor Pignattara corteo per “Stefanino” contro “uno stato che si auto assolve”
Dopo la discussa sentenza di primo grado centinaia di persone hanno manifestato a Tor Pignattara sotto casa del giovane prima e per le vie del quartiere poi. La rabbia dei manifestanti: “Chi semina violenza raccoglie resistenza”.
Corteo a Tor Pignattara |
Centinaia di persone hanno partecipato al sit-in solidale organizzato a Tor Pignattara sotto casa di Stefano Cucchi, il geometra arrestato il 15 ottobre 2009 per droga e morto una settimana dopo al reparto di medicina protetta dell’ospedale “Sandro Pertini”.
Una manifestazione che nelle intenzioni degli organizzatori voleva essere prima di tutto un modo di abbracciare la famiglia di Stefano, dopo che la sentenza di primo grado ha assolto agenti e infermieri, perché “il fatto non sussiste” e ha invece inflitto due anni di reclusione ai medici con l’accusa di omicidio colposo. Il sit-in si è poi trasformato in un corteo che si è concluso a Vigne Alessandrine, dove si trova il celebre murales, nei pressi del quale è stato posato lo striscione che ha aperto il corteo. Qui infine sono state fatte volare delle lanterne rosse.
Una sentenza che ha fatto discutere e gettato nello sconforto la famiglia del ragazzo. “Non è successo niente, mio fratello Stefano è morto di suo, è morto per un errore medico. Sarebbe morto anche a casa nostra, ci siamo sbagliati su tutto”, è stato l’amaro commento della sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, presente oggi al sit-in, nel corso del quale però ha preferito non prendere parola.
La manifestazione, del tutto civile e pacifica, si è svolta nel tardo pomeriggio in via Laparelli, proprio davanti al palazzo popolare in cui viveva la famiglia di Stefano. Tanta la rabbia dei manifestanti, contro “uno stato che si autoassolve”, e critiche anche nei confronti delle istituzioni colpevoli di “un silenzio assordante” e di aver lasciato sola la famiglia di Stefano (nessun rappresentante delle istituzioni era presente alla manifestazione). Dopo alcuni interventi di militanti e amici di Stefano i manifestanti si sono riuniti in un corteo improvvisato che da via Laparelli si è diretto verso via di Tor Pignattara.
Unico momento di tensione quello vissuto davanti alla caserma dei carabinieri. Tra i cori c’è stato anche chi ha gridato “ASSASSINI!”.
FONTE: Redazione Pigneto Today