…il caso UVA 2….

Giuseppe Uva
Varese news: Poliziotti e carabinieri denunciano la sorella di Giuseppe Uva. Citato anche il giornalista de “Le Iene”. L’accusa è diffamazione per aver affermato che il fratello era stato violentato in caserma. Ma ci sono anche nuove accuse dalla parte civile, ai P.M. che seguono il caso.
Ebbene si, è tutto vero! Ridicolo, ma vero!!! Infatti, nei giorni scorsi, l’avvocato Luca Marsico ha depositato una denuncia querela contro Lucia Uva e il giornalista del programma televisivo “Le Iene”, che una settimana fa, mandò in onda un servizio sulla vicenda.
Il fatto che viene criticato, è l’aver ipotizzato che Giuseppe, la notte in cui fu fermato, venne anche violentato. Ipotesi, che si era fatta strada poiché dalla perizia eseguita dagli esperti incaricati, venne riscontrato che sui jeans di Uva furono trovate, oltre a tracce ematiche, tracce di sperma, urina e feci.
L’ avvocato Marsico rappresenta 2 carabinieri e 6 poliziotti, che all’ unanimità hanno deciso di costituirsi contro la sorella di Giuseppe, perché si sono sentiti diffamati, “non è accetabile che si vada oltre le accuse- spiega Marsico, i miei clienti hanno deciso d’intervenire perché le accuse che sono state rivolte durante quella trasmissione TV sono gravissime, ipotizzare una violenza sessuale di gruppo è infamante, gli agenti ed i carabinieri coinvolti hanno deciso di reagire per evitare che si vada avanti a gettare fango su di loro”. 
INTANTO PERO’, 3 OPERANTI QUELLA NOTTE  SONO GIA’ STATI TRASFERITI.
Ma la domanda che viene da farsi è:

SI PUO’ ESCLUDERE CHE GIUSEPPE UVA ABBIA SUBITO VIOLENZA???
In realtà anche Biggiogero, l’amico di Giuseppe, fermato anch’esso quella notte, dice che non è credibile la violenza sessuale. Ed io sinceramente lo spero vivamente!!!
Bene, dopo tutto questo botta e risposta di ipotesi e querele, dalla parte opposta nasce una nuova e a parer mio, GIUSTA e LEGITTIMA polemica contro il P.M. Agostino Abate, lo stesso Agostino Abate che allontana malamente ed ingiustamente dall’ aula Lucia Uva, per motivi, sempre a parer mio futili e idioti.
Viene pubblicata da Ilaria Cucchi, Patrizia Moretti Aldrovandi e Domenica Ferulli (parenti di persone uccise durante la detenzione e non),una lettera di denuncia contro atteggiamenti ostili e intimidatori nei confronti di Lucia Uva.(lettera pubblicata nel mio post precedente).
La famiglia Uva ha inviato anche un’altra lettera scritta da Luca Ghedini, giudice della corte d’appello di Bologna e relatore della sentenza d’appello del processo Aldrovandi, che critica giustamente i P.M. di Varese.” All’esito dell’ udienza di ieri, il Giudice, sulla base delle conclusioni cui era giunta la perizia collegiale da lui disposta, ha ordinato la riesumazione della salma per gli ulteriori accertamenti medico legali. “Chiedo alla Collega consegnataria del fascicolo Uva”: anche il Giudice è uno dei tanti che magari con supponenza, ha male interpretato la perizia preliminare che non ha letto con attenzione? 
Anche se a qualcuno spiace (e sembra quindi che la cultura della giurisdizione per qualche P.M. sia solo uno slogan), il processo penale è pubblico, e i suoi atti sono conosciuti e conoscibili. E’ lecito nutrire delle perplessità o il “manovratore” non deve essere disturbato?” 




Fonte: per il titolo, VARESE NEWS.

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