Archive for the ‘arte’ Category

Bologna, tagli alla cultura. La Pinacoteca Nazionale rischia la chiusura

martedì, Luglio 2nd, 2013

La galleria d’arte che ospita le opere di Guido Reni, Annibale Carracci, il Guercino e tanti altri artisti, rischia di chiudere i battenti. Dopo il ridimensionamento degli orari di apertura al pubblico, i sindacati lanciano l’allarme: “Manca un programma serio alla base e almeno 15 persone in organico”Guido Reni, i Carracci e il Guercino potrebbero non avere più una casa. La Pinacoteca Nazionale di Bologna di via Belle Arti, con più di 300 anni di storia alle spalle, rischia di chiudere i battenti.

La situazione al limite del collasso è stata annunciata in un comunicato congiunto dalle tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil: “I soldi per la semplice gestione degli edifici tendono allo zero e manca personale qualificato: lanciamo un grido d’allarme per scongiurare la chiusura di siti culturali dal valore inestimabile a partire dalla nostra Pinacoteca”



Tagli e carenza di personale non funestano soltanto siti archeologici come Pompei o il Colosseo, luoghi d’arte riconosciuti in tutto il mondo. La crisi del settore “cultura” piomba anche a Bologna nell’ambito artistico-museale e non sembra essere un temporale estivo, ma un vero e proprio tsunami.
“Per il 2013, per i nostri istituti di Bologna, Ferrara e Faenza, riceviamo dal Ministero dei Beni Culturali 60000 euro a fronte di un fabbisogno di 600000”, spiega il sopraintendente al Patrimonio storico e artistico Luigi Ficacci, “con questa cifra dobbiamo coprire i costi di gestione ordinaria eccetto lo stipendio base del personale. Una situazione gravissima da anni che non si riesce più a gestire”.

Sono 25 mila i visitatori che ogni anno ammirano le bellezze della pittura emiliana tra il XIII e il XVIII secolo, oltre a diversi dipinti di Giotto e Raffaello. Un patrimonio che rischia di sparire alla vista del pubblico in pochi istanti e che deve già fare i conti con il primo segnale che ha messo l’intero settore dei Beni Culturali dell’Emilia Romagna in allarme: la chiusura della sezione distaccata della Pinacoteca, a Palazzo Pepoli Campogrande in via Castiglione 7 che rimarrà chiusa per tutta la stagione estiva, “cioè proprio nel periodo di massima affluenza di visitatori”, come puntualizza Maurizio Serra della Fp-Cgil Se le cose non cambieranno, il secondo provvedimento paventato potrebbe essere una riduzione ancora maggiore degli orari della Pinacoteca, dopo il drastico ridimensionamento già in atto da poche settimane. Tanto che l’apertura al pubblico del palazzo di via Belle Arti è diminuita in termini di ore, con il personale concentrato solo la mattina o solo il pomeriggio per permettere almeno la fruizione di tutte le sale da parte dei visitatori. “E’ assente una programmazione seria alla base”, continuano i sindacati, “e mancano almeno 15 persone in organico”.Unico dato positivo è l’interessamento del neoministro della Cultura, Massimo Bray, che “si è impegnato a fare il possibile al tavolo del governo”.


FONTE

La maschera di Anonymous è “capitalista”, il copyright è di una multinazionale

domenica, Maggio 12th, 2013
la maschera di Guy Fawkes

La maschera di Guy Fawkes, utilizzata per le proteste di massa contro il capitalismo, è di proprietà delle multinazionali. Lo ha rivelato Nick Bilton per il New York Times.

“Offiremo loro un 5 novembre che non sarà mai più dimenticato!”. Così recitava V, interpretato da Hugo Weaving, nel cult V for Vendetta, tratto dal fumetto di Alan Moore e David Lloyd. 

Da sempre simbolo dell’anticapitalismo e della lotta contro gli oppressori, la maschera di V (che ha il volto di Guy Fawkes, l’attivista politico che fu giustiziato per aver tentato di assassinare il Re Giacomo I d’Inghilterra), presa in prestito anche dal movimento Anonymous, è tra le più vendute al mondo, dagli store tradizionali a quelli digitali. 
La maschera viene utilizzata anche per le proteste di massa, come quelle del movimento Occupy a cavallo tra il 2010 ed il 2011, ma vi sorprenderà scoprire che i diritti dalla vendita di questo simbolo dell’equità, vanno a finire dritti dritti nelle casse di tre multinazionali. A rivelarlo è Nick Bilton per il New York Times, che spiega come nel grattacielo della Time Warner, siano felici di contare ricavi per oltre 28 miliardi di dollari di fatturato, visto che la società è proprietaria della Warner Brothers, incassando da tutto il merchandise delle sue produzioni, V for Vendetta compreso.

La maschera arrichisce anche la Rubie’s e Amazon. Ci sono altre due società che, da questo grande mercato “di protesta”, riescono a fare ottimi affari, sono una multinazionale “a carattere familiare” (ma con più di 3000 dipendenti in 14 paesi) ed un’azienda della new economy: la Rubie’s e Amazon. La prima produce oggettistica per Halloween e feste in maschera, detenendo oltre 150 licenze per produrre i costumi dei film, tra questi c’è anche quello di Guy Fawkes. Quanto ad Amazon, la maschera di “V” è stata tra le più vendute del 2010 e del 2011 e, nonostante un calo nel 2012, resta tra gli oggetti carnevaleschi più venduti. E così che le proteste contro Wall Street, contro Scientology, contro i cattivi governi, ma anche semplici idee d’avantgarde per passare un Halloween, o un Carnevale diverso, fanno a rimpinguare le casse dei “nemici” capitalisti. Meditate gente, meditate.

FONTE

…il Punk a Bologna in una mostra fotografica

venerdì, Novembre 4th, 2011
Punx in Piazza Maggiore 1980
i Clash in Piazza Maggiore 1980

…la galleria d’arte contemporanea ONO*, giovedì 27 ottobre 2011, ha inaugurato un’interessantissima mostra fotografica che si concluderà domenica 4 dicembre.

Vivienne Westwood

La mostra sarà divisa in quattro sezioni: i Sex Pistols, un negozio in 430 King’s Road (SEX) di Malcom McLaren e Vivienne Westwood, il giubileo del ’77 della Regina Elisabetta e Margaret Thatcher. Verrà illustrata non solo la scena musicale, ma anche tutta la rivoluzione socio-culturale che dal ’77 al ’80 nacque dal Punk.


…John Tiberi, David Corio, Bob Gruen, William English, Berry Plummer, Michael Putland, Eileen Polk, Paul Zone, Phil Grey sono gli autori di una magnifica selezione fotografica di quelli che furono i protagonisti della scena punk inglese e americana come, Sex Pistols, Clash, Siouxie and the Banshees, Adam and the Ants, Ramones, Lou Reed, New York Dolls e Blondie.

La ONO inoltre, per omaggiare la città di Bologna, mette in mostra foto uniche riguardanti il concerto dei Clash che si tenne il 1° giugno dell’ 80 in Piazza Maggiore.




Clash



*ONO Arte Contemporanea, via Santa Margherita 10, Bologna. 051.262465
 la galleria sarà aperta dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 fino alle 21.30