Archive for the ‘curiosità’ Category

Per cominciare: alcune considerazioni e coincidenze strane sul COVID19 [video]

giovedì, Marzo 26th, 2020

Salve a tutti,

con questo post, il primo, spero di una lunga serie  inizio con il parlare e sottoporre alla vostra attenzione, un argomento purtroppo attualissimo: il COVID19 altrimenti detto Corona Virus.

In giro per il web si trova di tutto sull’argomento, ma proprio di tutto;  navigando in qua e in la mi sono imbattutto su un canale youtube che seguo: Pandora TV

Sono rimasto colpito per la serietà e la quantità di informazioni reali presenti nel video. Per il momento, senza aggiungere altro, le mie considerazioni potrete leggerle appena visto il video; vi giro il link e lascio a voi farvi un’idea.

#Covid19 – Sbalorditive coincidenze

 

articolo di: H@ck.Solo di cryptoLab404…subvertising & sharing ®.

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Un secolo di veleno democratico. Breve storia del lacrimogeno

domenica, Agosto 18th, 2013
Il lacrimogeno si è evoluto da arma chimica di guerra a «legittima» tecnologia di controllo della protesta. E mentre le vittime vengono continuamente addebitate agli “abusi” dello strumento da parte di polizia e forze di sicurezza, la storia dimostra come i lacrimogeni siano un’arma estremamente pericolosa – un’arma legata da molto tempo alle logiche comunicative di governi e aziende.
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E’ morto Luciano Lutring, “il solista del mitra”.

lunedì, Maggio 13th, 2013
Il solista del mitra: Luciano Lutring

Luciano Lutring, il “solista del mitra” come veniva chiamato, è morto stanotte. E’ stato un bandito, e poi un pittore italiano. La sua biografia è stata anche il soggetto di un libro di Andrea Villani: il soprannome gli viene per la sua usanza di nascondere il fucile mitragliatore nella custodia di un violino. Con l’arma effettua rapine tra gli anni Cinquanta e Sessante in Italia e in francia, tanto da diventare il pericolo pubblico numero uno nel suo paese. La figura di Lutring diviene leggendaria assieme al suo stile di vita grandi alberghi, fuoriserie, belle donne. 

LUCIANO LUTRING E’ MORTO – Scrive Wikipedia:

La sua attitudine da ladro gentiluomo, unita alle celebri frasi in dialetto milanese pronunciate sui luoghi dei misfatti, contribuisce a rendere Lutring un personaggio popolare.
Il 1 settembre 1965 viene infine ferito ed arrestato a Parigi; sconta 12 anni di carcere (la condanna iniziale era a 22 anni) in Francia, durante i quali inizia a scrivere e dipingere; tiene persino una corrispondenza con l’allora Presidente della Camera Sandro Pertini.

In Francia pubblica “Lo Zingaro”, la sua autobiografia, dalla quale sarà liberamente tratto un film, nel quale Lutring viene interpretato da Alain Delon. Nel 1966, con la regia di Carlo Lizzani, esce un film basato sulla sua storia, dal titolo “Svegliati e uccidi”, interpretato da Robert Hoffmann, Lisa Gastoni e Gian Maria Volonté.

Graziato dal Presidente della Repubblica Francese Georges Pompidou, torna in patria, dove, dopo un periodo di internamento presso il carcere di Brescia, viene nuovamente graziato nel 1977 dal Presidente italiano Giovanni Leone.


La presentazione del romanzo di Villani a lui dedicato:

La sua storia viene riraccontata nei dettagli fin da quando nel 1956 i suoi genitori avevano in gestione a Milano un bar e lui si divertiva a girare a bordo di un’appariscente Cadillac e teneva infilata nei pantaloni una pistola Smith & Wesson scarica. Appena ventenne
amava bighellonare a bordo della sua auto (dove talora celava i residui di furti di polli e conigli) per far colpo sulle ragazze, piuttosto che dedicarsi agli studi musicali che avevano sognato i suoi genitori regalandogli prima una fisarmonica e poi un violino . Casuale fu il suo debutto nel mondo del crimine: un giorno la zia Vittoria lo spedì a pagare una bolletta della luce alle poste. Ma l’impiegato era lento e distratto, tanto che Luciano Lutring si sentì in dovere di richiamarlo con uno spazientito “Allora?”. L’uomo, alzando lo sguardo dal bancone, vide la pistola che il giovanotto, con impermeabile e cappello calato sugli occhi, teneva infilata nei calzoni e spaventato gli consegnò tutte le mazzette di denaro che aveva in cassa. Lutring “pensò per una frazione di secondi a quello che sarebbe stato lecito fare. Quindi a ciò che avrebbe preferito fare”. E così si infilò i soldi nelle tasche dando una svolta definitiva alla sua vita. 
“Luciano Lutring – La vera storia del solista del mitra” è un romanzo che racconta come “nessun uomo nasca con l’etichetta criminale… ma che a volte le contingenze potrebbero spingere chiunque nel baratro”. E rievoca le vicende di un uomo capace di attuare rapine con i bossoli che faceva esplodere sotto le scarpe puntando la pistola sempre rigorosamente in alto, ne ricorda i travestimenti, le spaccate con l’auto per procurare vistose pellicce a modelle di cui si era innamorato, i favolosi colpi effettuati con il mitra nascosto nella custodia del violino. Andrea Villani scandisce la vita spericolata di Lutring attraverso i racconti che lo stesso ex criminale gli ha fatto “tra una cena e l’altra, tra un sigaro e una grappa”. Una storia piena di scene drammatiche ma anche di aneddoti estremamente divertenti che apre e si chiude con l’immagine dell’ultima volta che Lutring è stato arrestato dalla polizia: quando la vigilia di Natale del 2007 gli agenti gli sequestrarono lamacchina perché aveva la patente scaduta. Lutring si addormentò su una panchina del commissariato in attesa che le sue figlie gemelle lo riportassero a casa. Dormì sonni tranquilli, lui che i suoi conti con la giustizia li ha per sempre pagati dopo essere stato graziato sia dal presidente francese Georges Pompidou che da quello italiano Giovanni Leone.

FONTE