Archive for the ‘ambiente’ Category

VIDEOMESSAGGIO di Anonymous “Anonymous sollecita i leader mondiali a dire la verità sul coronavirus”

venerdì, Marzo 27th, 2020

“Salve cittadini del mondo.

Questo è un messaggio importante di Anonymous su come i vostri governi stanno gestendo la crescente pandemia di coronavirus.

 

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Per cominciare: alcune considerazioni e coincidenze strane sul COVID19 [video]

giovedì, Marzo 26th, 2020

Salve a tutti,

con questo post, il primo, spero di una lunga serie  inizio con il parlare e sottoporre alla vostra attenzione, un argomento purtroppo attualissimo: il COVID19 altrimenti detto Corona Virus.

In giro per il web si trova di tutto sull’argomento, ma proprio di tutto;  navigando in qua e in la mi sono imbattutto su un canale youtube che seguo: Pandora TV

Sono rimasto colpito per la serietà e la quantità di informazioni reali presenti nel video. Per il momento, senza aggiungere altro, le mie considerazioni potrete leggerle appena visto il video; vi giro il link e lascio a voi farvi un’idea.

#Covid19 – Sbalorditive coincidenze

 

articolo di: H@ck.Solo di cryptoLab404…subvertising & sharing ®.

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Bologna, Social Log occupa palazzina a scopo abitativo

martedì, Gennaio 6th, 2015

infoLab0.1 Laboratorio di Controinformazioneeee è lieto di condividere questo articolo pubblicato da InfoAut che spiega quello che è, e quello che sta facendo Social Log sul territorio bolognese.

Social Log di fatto è ” un vero e proprio Hub dei e per i conflitti sociali sui campi dell’emergenza abitativa e del diritto all’abitare, della sanità, del caro-trasporti e, in generale, della lotta alla precarietà e alle politiche di austerity “.

Mentre alle prime luci dell’alba la questura di Bologna metteva in campo l’operazione repressiva che ha portato 12 compagni ad essere colpiti da misure cautelari, la Bologna che urla “Casa, reddito, dignità!” rispondeva nella maniera migliore, con una nuova occupazione a scopo abitativo che ha dato casa a più di 10 nuclei familiari in precedenza sfrattati per morosità incolpevole.

 

 

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Il cielo qui è sempre grigio: è veleno. E io non so come salvare i miei figli

domenica, Settembre 8th, 2013
A Rebecca, mia figlia, la tosse ieri notte non ha dato tregua e io non sono riuscita a chiudere occhio come accade sempre, da quando sono nati i miei figli. Proprio non mi riesce di dormire se non stanno bene, come se abbandonarmi al sonno fosse una colpa, come se li lasciassi soli a combattere.


Ma non ha l’influenza Rebecca, ha soltanto una tosse stizzosa, frutto di quello che l’altro giorno ha respirato per ore, a causa dell’ennesimo incendio di rifiuti speciali. È quella merda tossica che le ha irritato la gola.

E’ arrivato il Bonus Energia 2013: Ecco come averlo

giovedì, Agosto 1st, 2013

Il Bonus Energia è stato emesso dal Governo per aiutare quelle famiglie che hanno bisogno di un aiuto economico, garantendo loro un notevole risparmio. A rendere operativo il Bonus Energia 2013 è l’Autorità per l’energia in collaborazione con i vari Comuni.


Da notare che il bonus per l’energia elettrica viene riconosciuto anche a persone con handicap fisici, o con necessità di apparecchiature salvavita.


Possono usufruire al bonus:




Tutti coloro che hanno un contratto di fornitura elettrica, fino a 3 kW per una famiglia di residenti fino a 4 persone fisiche. Oppure fino a 4,5 Kw, per un numero di familiari con la stessa residenza superiore a 4;

-Coloro che appartengono alla fascia ISEE non superiore a 7500 euro;

-Coloro che sono all’interno di un nucleo familiare con più di 3 figli a carico e ISEE non superiore a  20.000 euro, all’interno dei quali vi è inoltre una persona malata gravemente.

  Oggi il Bonus vale per ogni singolo caso:

– 71 euro per una famiglia di massimo 2 persone

– 91 euro per un massimo di 4 persone
– 155 euro per più di 4 persone
– Per coloro che hanno problemi di salute, il bonus va calcolato caso a caso, e si suddivide in tre fasce, questa modifica è stata introdotta da quest’anno e varia in base alle attrezzature mediche delle quali ogni singolo richiedente necessita e per quanto tempo.

Tutte le informazioni e i moduli per usufruire del Bonus energia e per il Bonus gas potete trovarli alla pagina Bonus Energia 2013, cercate tra le varie voci e troverete tutta la documentazione necessaria, le variazioni rispetto agli anni passati, e i moduli da compilare e la documentazione da allegare, inoltre c’è anche il numero verde per informazioni.



FONTE: Worky.biz

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NUTELLA: 3 milioni di multa negli U.S.A. è nociva alla salute.

giovedì, Marzo 7th, 2013

Nell’ esperimento,mettono un barattolo di nutella sotto il sole per far sciogliere l’olio contenuto all’interno,e mettono l’olio in un bicchiere per farlo vedere -L’olio di palma e l’olio di palmisto sono composti di acidi grassi, esterificati con glicerolo come ogni normale grasso. Entrambi contengono un’alta quantità di acidi grassi saturi, circa il 50 e 80% rispettivamente.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’olio di palma potrebbe avere effetti negativi sulla nostra salute a causa del suo elevato contenuto di grassi saturi .Tra gli altri l’ olio di palma, più simile all’ oliva se «colorato», molto usato perché più economico proprio nelle friggitorie e nei fast food. La Nutella non fa bene alla salute”. Ferrero risarcisce i consumatori americani-la Ferrero, il colosso di Alba che la produce, ha appena chiuso una class action negli Stati Uniti davanti ai tribunali di Trenton nel New Yersey e San Diego in California, impegnandosi a pagare un totale di 3 milioni di dollari ai consumatori americani che avranno i requisiti per insinuarsi nella causa. Alla causa si sono aggiunti anche altri consumatori, cui andranno 2,5 dei 3 milioni del risarcimento. Il giudice ha infatti stabilito che chiunque possa dimostrare di aver acquistato un barattolo di Nutella negli Stati uniti tra il 2008 e il 2012 è legittimato a presentare denuncia, entrando così nella class-action.
Oltre al risarcimento, la Ferrero dovrà cambiare la campagna pubblicitaria americana e modificare l’etichetta per evidenziare il livello di grassi e zuccheri presenti in un barattolo.

FONTE:informarexresistere

Giappone: usciremo dal nucleare entro il 2030

domenica, Settembre 16th, 2012
Fukushima: esplosione della centrale

Il Giappone si appresta a chiudere i suoi reattori nucleari nell’arco di circa 30 anni, optando per un forte cambiamento strategico dopo il disastro della crisi atomica di Fukushima del 2011. Lo prevedono le nuove linee energetiche nazionali approvate oggi dal governo presieduto dal premier Yoshohiko Noda.

Il Giappone, terzo Paese al mondo con il maggior numero di reattori (50, senza i quattro distrutti della centrale colpita dal sisma/tsunami dell’11 marzo 2011) si aggiunge – pur se c’è ancora un lungo percorso a ostacoli da completare – alla lista di Stati che hanno optato per scelte drastiche, come la Germania, che ha deciso di spegnere le sue 17 unità entro il 2022, e la Svizzera, che si propone di eliminare i 5 reattori entro il 2034.
Nucleare, il Giappone annuncia l’uscita entro il 2030. “Nuovo inizio”

Il premier Yoshohiko Noda ha annunciato le nuove linee energetiche nazionali approvate dal governo che contengono un forte cambiamento strategico dopo il disastro della crisi atomica di Fukushima del 2011. Intanto il presidente francese Hollande ha fatto sapere che chiuderà la centrale di Fessenheim

“Il governo attuerà tutte le misure possibili per portare la produzione nucleare a zero negli anni 2030”, secondo il documento sugli sviluppi del piano energetico nazionale messo a punto dopo la peggiore crisi nucleare da Cernobyl del 1986. A tal proposito, ci sono tre principi da seguire: nessun nuovo reattore da costruire, decommissionamento di quelli con più di 40 anni di vita, riavvio delle unità che hanno superato i giudizi sulla sicurezza da parte dell’Authority di settore.

Prima della crisi di Fukushima, il Giappone genera il 30% del proprio fabbisogno elettrico dal nucleare, con l’obiettivo di superare il 50% entro il 2030. La percezione popolare diffusa, dopo la crisi, è decisamente cambiata verso il nucleare, tanto che il movimento anti-atomo è in netta crescita a livello nazionale.

Partecipando mercoledì a un dibattito sulle elezioni per la nuova leadership del partito Democratico, Noda ha riconosciuto, in merito a una domanda sul futuro del nucleare, che “la gente si sta muovendo verso l’abbandono non solo sotto il profilo emotivo, ma anche sotto quello pratico”, accettando un migliore uso dell’elettricità e preparandosi a bollette più care.

Intanto il presidente francese Francois Hollande ha annunciato la chiusura della centrale nucleare di Fessenheim, al confine con la Germania, nel 2016. “La centrale di Fessenheim la più vecchia del nostro parco, sarà chiusa alla fine del 2016 in condizioni che garantiranno la sicurezza dei rifornimenti di questa regione, la riconversione del sito e la conservazione di tutti i posti di lavoro”, ha detto Hollande durante una conferenza sull’ambiente. La centrale di Fessenheim, in Alsazia, è entrata in funzione nel 1978.

FONTE: Il Fatto Quotidiano

H.A.A.R.P.

mercoledì, Giugno 13th, 2012
Estratto dalla RELAZIONE sull’ambiente, la sicurezza e la politica estera Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa dell’ Unione Europea 14 gennaio 1999, A4-0005/99.

Il 5 febbraio 1998 la sottocommissione “Sicurezza e disarmo” del Parlamento europeo tenne un’audizione in cui si parlò anche di HAARP. Benché invitati, i rappresentanti della NATO e degli USA preferirono non partecipare. La commissione deplora che gli USA non abbiano inviato nessuno all’udizione e non abbiano approfittato dell’occasione per commentare il materiale presentato(24)

H.A.A.R.P.

HAARP, il programma di ricerca sulle radiazioni ad alta frequenza (High Frequency Active Auroral Research Project) è condotto congiuntamente dall’aeronautica e dalla marina militare americane e dall’istituto di geofisica dell’Università dell’Alaska di Fairbanks. Progetti analoghi vengono condotti addirittura in Norvegia, probabilmente in Antartide, ma anche nell’ex Unione Sovietica(25). HAARP è un progetto di ricerca in cui, attraverso impianti basati a terra e una serie di antenne, ciascuna alimentata da un proprio trasmettitore, si riscaldano con potenti onde radio parti della ionosfera(26). L’enegia così generata riscalda talune parti della ionosfera provocando buchi e lenti artificiali.
Lo HAARP può essere impiegato per molti scopi. Manipolando le proprietà elettriche dell’atmosferasi diventa in grado di porre sotto controllo forze immani. Facendovi ricorso quale arma militare, le conseguenze potrebbero essere devastanti per il nemico. Attraverso HAARP è possibile convogliare in una zona prestabilita energia milioni di volte più intensa di quella che sarebbe possibile inviare con qualsiasi altro trasmettitore tradizionale. L’energia può anche essere indirizzata verso un obiettivo mobile, per cui si potrebbe applicare anche contro i missili del nemico.

Il progetto consente anche di migliorare le comunicazioni con i sommergibili e di manipolare la situazione meteorologica globale. Ma è possibile anche il contrario, cioè disturbare le comunicazioni. Manipolando la ionosfera è possibile ostacolare le comunicazioni globali facendo però arrivare a destinazione le proprie. Un’altra applicazione del sistema è quella di scandagliare a raggi X la terra per vari chilometri di profondità (con un’apposita tomografia a effetto penetrante) per esplorare campi di petrolio e di gas, ma anche attrezzature militari sotterranee. Radar in grado di vedere oltre l’orizzonte e di definire gli oggetti a grande distanza sono un’altra delle applicazioni del sistema HAARP. Ciò consente di individuare gli oggetti in arrivo da dietro la curvatura del pianeta.

A partire dagli anni ’50 gli Stati Uniti hanno effettuato esplosioni di materiale nucleare nelle fasce di Van Allen(27) per sondare gli effetti delle esplosioni atomiche ad un’ltezza così elevata sulle trasmissioni radio e le operazioni radar in virtù dell’intenso impulso elettromagnetico scatenato dalle deflagrazioni. Esse crearono nuove fasce di radiazione magnetica comprendenti quasi tutta la terra. Gli elettroni correvano lungo linee di campo magnetiche creando un’aurora boreale artificiale sopra il Polo Nord.
Con questi test militari si rischia seriamente di danneggiare per molto tempo la fascia di Van Allen. Il campo magnetico terrestre può essere distrutto in vaste aree impedendo le comunicazioni via radio. Secondo scienziati americani ci vorranno probabilmente molte centinaia di anni prima che la fascia di Van Allen si stabilizzi nella sua posizione normale. Il sistema HAARP può provocare mutamenti delle costanti meteorologiche. Esso può anche influenzare tutto l’ecosistema, soprattutto nella sensibile area antartica.

Un’ulteriore seria conseguenza del sistema HAARP sono i buchi ionosferici causati dalle potenti onde radio inviate. La ionosfera ci protegge dalle radiazioni provenienti dal cosmo. Si spera che i buchi giungano a riempirsi nuovamente, ma le esperienze compiute con i mutamenti dello strato di ozono puntano in direzione contraria. Ciò significa che esistono buchi non indifferenti nella fascia protettiva della ionosfera.

A causa delle sue notevoli ripercussioni sull’ambiente, HAARP è una questione che riguarda tutto il mondo e bisogna anche chiedersi se i vantaggi di sistemi del genere controbilancino effettivamente i rischi. Le conseguenze ecologiche ed etiche vanno analizzate approfonditamente prima di qualsiasi altra ricerca e sperimentazione. HAARP è un progetto quasi totalmente sconosciuto all’opinione pubblica, ed è importante aumentare la consapevolezza di quest’ultima in proposito.

HAARP è il proseguimento di cinquant’anni di ricerca spaziale intensiva di chiaro stampo militare, portata avanti anche nel quadro delle “guerre stellari” per il controllo delle fasce più alte dell’atmosfera e delle comunicazioni. Tale ricerca va considerata seriamente nociva per l’ambiente, con conseguenze incalcolabili per la vita umana. Nessuno è oggi in grado di dire con sicurezza quali possono essere le conseguenze di HAARP. La cultura della segretezza nell’ambito della ricerca militare dev’essere combattuta. E’ necessario promuovere il diritto alla trasparenza e alla verifica democratica dei progetti di ricerca militari, come pure il controllo parlamentare.

Tutta una serie di atti normativi internazionali (“Convenzione sul divieto dell’utilizzo a scopi militari o ad altri scopi ostili delle tecniche di modificazione dell’ambiente”, “The Antarctic Treaty”, “Trattato recante princìpi per il comportamento degli Stati nell’esplorazione dello spazio esterno, compresi la luna e gli altri corpi celesti” e la Convenzione dell’ONU sulle leggi del mare) fanno risultare HAARP assai dubbio non soltanto dal punto di vista umano e politico, ma anche da quello giuridico. Il trattato sull’Antartide prevede che l’Antartide possa essere utilizzata unicamente a scopi pacifici(28). Ciò potrebbe anche significare che HAARP rappresenta una violazione del diritto internazionale. Tutte le conseguenze dei nuovi sistemi di armamenti devono essere valutate da organismi internazionali indipendenti. Vanno inoltre elaborati altri accordi internazionali tesi a proteggere l’ambiente da inutili devastazioni in caso di guerra.
Per il Bene Comune

(24) Il presente paragrafo si basa sulle informazioni emerse nel corso dell’audizione.
(25) Dr. Nick Begich, oratore all’audizione.
(26) Nella ionosfera si trovano enormi campi magnetici protettivi denominati fasce di Van Allen, i quali intercettano particelle cariche (protoni, elettroni e particelle alfa).
(27) Nel 1958 la U.S. Navy fece esplodere tre bombe dotate di materiale nucleare fissile a un’altezza di 480 km sopra l’Atlantico meridionale. Test concepito dal Ministero della difesa degli Stati Uniti e dalla Commissione per l’energia atomica con il nome in codice “Progetto Argus”. Fonte: dr. Rosalie Bertell.

Il bluff della tariffa bioraria. Ora l’energia di sera costa di più.

sabato, Maggio 19th, 2012

Concentrare i consumi di elettricità dalle 19 in poi permette di risparmiare meno dell’1% rispetto alle ore diurne. La causa è una distorsione in atto nel mercato energetico, dovuta forse a una guerra dei prezzi tra rinnovabili e fonti tradizionali. Su cui l’Authority ha annunciato un’indagine. Aspettare il tramonto per accendere la lavatrice o il ferro da stiro non conviene più. La tariffa bioraria dell’energia elettrica, introdotta nel 2010 per favorire il risparmio grazie a prezzi vantaggiosi nelle ore serali, non è più a buon mercato come prima. Anzi: a volte usare la corrente dalle 19 in poi costa di più rispetto alla fascia diurna F1, orario di punta con i maggiori consumi (nei giorni feriali dalle 8 alle 19).
A svelare il perché è un’inchiesta del Salvagente: s’ipotizza che la causa sia l’avvento sul mercato energetico delle rinnovabili, fotovoltaico ed eolico in testa. L’energia che giunge nelle nostre case ha una provenienza mista: arriva dalle centrali elettriche, ma anche da pannelli solari e pale eoliche. Le fonti pulite, nelle ore del giorno in cui vanno a pieno regime, hanno la precedenza sulle altre, e così riducono l’attivazione delle centrali tradizionali, che entrano in azione solo in orari periferici. Ne deriva una guerra dei prezzi, in cui i produttori di energia tradizionale cercano di rifarsi dei mancati guadagni diurni alzando le tariffe di sera. Interpellata dalle associazioni dei consumatori l’Authority dell’energia elettrica e del gas rassicura: «La bioraria conviene ancora: c’è stato un avvicinamento, non un’inversione tra le fasce orarie. Ma stiamo pensando di rivedere il sistema per renderlo ‘più flessibile’».

Il meccanismo sfasato. Secondo il Salvagente, l’utente attento che concentra il 70% dei propri consumi elettrici nelle fasce serali ora risparmia circa 4,80 euro, pari a solo l’1% in meno in bolletta. Un risparmio irrisorio, che ha il sapore di una beffa. Destinato peraltro a ridursi ancora in futuro. Alla base dei rincari – rivela l’inchiesta – c’è un fenomeno in atto da poco nella Borsa elettrica, il mercato di compravendita dell’energia. Prima del boom del fotovoltaico, avvenuto negli ultimi mesi del 2011, in Borsa si registravano due picchi di prezzo: uno diurno, il cosiddetto “peak shaving” delle 11, e uno serale, tra le 18 e le 20. Ora il primo è del tutto scomparso e il secondo è salito alle stelle. La ragione è che il fotovoltaico produce energia a costi marginali nulli, e così di giorno riesce a offrire elettricità a prezzi molto bassi.
Si stima che nel 2011 il sole abbia tagliato dalle bollette circa 400 milioni di euro. Gli impianti tradizionali, schiacciati dalla concorrenza dell’energia solare, sono costretti spesso a restare spenti durante il giorno, dunque lavorano meno e devono rifarsi con prezzi più alti alla sera. Soprattutto chi ha investito in nuovi impianti a ciclo combinato. La conferma arriva da Assoelettrica, organismo di categoria delle imprese elettriche: «I costi di produzione salgono perché anche se gli impianti vengono chiamati a produrre solo per 2-3 ore, a causa dei tempi di accensione e spegnimento, devono comunque restare accesi anche per 9 ore». La conseguenza è una distorsione del mercato energetico, a tal punto che qualcuno sospetta l’esistenza di un cartello, cioè un accordo tra produttori per falsare la concorrenza.

La risposta dell’Authority. Allertate dagli aumenti nelle ore serali, le associazioni dei consumatori hanno chiesto un incontro all’Autorità dell’energia elettrica e del gas. Intanto il presidente Guido Bordoni ha già annunciato un’inchiesta sull’accaduto ed è intervenuto sull’argomento nel corso di un’audizione in Commissione industria del Senato. «Per meglio comprendere gli effetti di questo fenomeno – riferisce una nota – l’Authority sta sviluppando analisi volte a valutare l’evoluzione dei costi degli impianti in vista di eventuali provvedimenti. L’integrazione delle fonti rinnovabili richiederà, a livello europeo, di rivedere l’attuale disegno di mercato, pensato per un parco elettrico tradizionale».

ARTICOLO DI: Erika Tomasicchio

Salviamo i cani di Green Hill.

mercoledì, Maggio 16th, 2012
www.fermaregreenhill.net

Comunicato della campagna “Salviamo I Cani Di Green Hill”  www.fermaregreenhill.net

Come forse già saprete oggi 16 maggio alle ore 12.00 sono stati presentati gli emendamenti all’ormai famoso articolo 14 che andrebbe a modificare il recepimento della Direttiva Europea sulla vivisezione e vietare l’allevamento di cani, gatti e primati per scopi scientifici e gli esperimenti senza anestesia. Come saprete era possibile presentare emendamenti migliorativi, quindi con ulteriori restrizioni a favore degli animali, o peggiorativi, quindi che tenessero aperto Green Hill e non portassero alcun passo in avanti per gli animali vittime della ricerca.Da quello che è trapelato sono tanti gli emendamenti presentati, almeno alcune decine, e verranno discussi a partire dal 6 giugno.Notizia positiva è l’impegno da parte dello schieramento del Pd di votare l’articolo 14 e chiedere così la chiusura di Green Hill. Notizia negativa è che un “dissidente” dello stesso Pd ha presentato l’emendamento soppressivo, che porterebbe a recepire la Direttiva così com’è, senza miglioramento alcuno per gli animali e mantenendo aperto Green Hill.L’emendamento in questione è stato presentato, e non ci stupiamo, da Ignazio Marino.Il signor Marino è infatti un ricercatore. Ma non un ricercatore qualsiasi. Si occupa di trapianti e anche di xenotrapianti, trapianti da una specie all’altra. Gli xenotrapianti sono il tentativo di costruire delle chimere tramite le modificazioni genetiche, mezzo umano e mezzo animale, per avere delle fabbriche di organi da prelevare e inserire come pezzi di ricambio nei corpi umani. Questa idea è stata sperimentata per decenni, senza molti passi avanti, ma con la morte di decine e decine di migliaia di babbuini, macachi, maiali, oltre che dei pochi pazienti umani utilizzati come cavia. Sperimentazione senza limiti di specie.La Commissione XIV del Senato ha più volte espresso pareri contrari all’applicazione delle restrizioni alla Direttiva Europea, paventando soprattutto problemi di natura tecnica che impedirebbero di applicarle senza incorrere in sanzioni da parte dell’Unione Europea. Ma diversi rappresentanti del Senato, del Ministero della Salute e del Ministero per le Politiche Europee hanno dichiarato che i rischi di infrazione sono bassi e che comunque si possono affrontare per una causa che, dato il forte consenso popolare espresso, si impegnano pubblicamente ad appoggiare.